Bolzano: nuovo crematorio per sopperire alle crescenti necessità dell’intera provincia

Apprendiamo che a Bolzano sorgerà un nuovo impianto crematorio per soddisfare la domanda di cremazione in continua crescita nell’intera provincia.

Notizia importante ed apprezzabile per molteplici motivi.
Prima di tutto per la scelta di destinare gli utili straordinari derivanti dalla gestione del termovalorizzatore ad un’opera cimiteriale per valorizzare l’intera struttura funeraria; in secondo luogo, deve essere sottolineato con forza, per la condivisione di questa scelta da parte dei comuni della provincia autonoma che optano di rinunciare alla quota parte di tali utili per poter realizzare una struttura, il nuovo crematorio, tutti insieme superando ogni possibile campanilismo e particolarismo.
Si tratta di una scelta saggia e lungimirante che apre ad una speranza sulla capacità di gestione oculata ed efficace della cosa pubblica.

Certo, come in tutte le cose, anche in questa notizia si deve evidenziare un ma….
Dall’informazione contenuta in un trafiletto della bene informata EUROACT, si apprende che “i costi previsti per la costruzione si aggirano sui 18 milioni di euro”: si tratta, evidentemente, non di un semplice crematorio necessario per le circa 3000 cremazioni all’anno ma di una sorta di monumento nazionale alla cremazione considerando i costi per la realizzazione di impianto di analoga potenzialità.
Una riflessione, allora, è d’obbligo: non basta il saggio coordinamento tra le Istituzioni interessate per ottenere una efficiente e razionale gestione della cosa pubblica.

Augurandoci che le informazioni pubblicate non siano complete è bene mettere in guardia dai rischi propri di ogni “gigantismo”: non vorremmo che per sopperire ai costi di una così impegnativa struttura si debba, poi, andare alla ricerca, anche fuori dal territorio di competenza, di cadaveri da cremare con alti costi di mobilità ed inquinamento di cui il paese non ha certamente bisogno.

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