ADDIO 2020; IL 2021 CI ASSEGNA COMPITI IMPORTANTI CHE NON DEBBONO ESSERE DISATTESI

Anche il 2020 volge al termine. Anno, particolarmente difficile per tutto il Paese, che ha messo a dura prova anche il settore funebre con la virulenta diffusione della pandemia da coronavirus. Il 2020 lascia al Paese nel suo complesso ma anche alle nostre attività una pesante eredità per gli anni a venire.

La ripartenza, su cui tanto si discute, non sarà né facile, né spedita: si tratterà di ricostruire su basi nuove l’operare del Paese con valori ed attenzioni profondamente diversi dal passato. Non solo necessita un profondo ripensamento sui consumi (molla essenziale per la ripartenza di ogni economia moderna) ma sarà necessario rivedere l’impostazione degli stessi rapporti di lavoro (utilizzo di nuovi strumenti, lavoro a distanza, …) e reimpostare radicalmente il modo di funzionare dello Stato e, ormai è palese di fronte a tutti, della macchina della pubblica amministrazione.

Un bel compito per tutti da affrontare con la certezza che il Paese ha le potenzialità per riuscirci.

Anche al nostro settore si pone il compito di ripartire su basi nuove ed adeguate alle esigenze della società.

Chi pensasse che, tutto sommato, abbiamo evitato questa crisi e la pandemia non ci ha toccato, obnubilato dalla constatazione dell’aumento dei decessi e, quindi, del lavoro peccherebbe gravemente di superficialità.

E’ vero abbiamo passato mesi di lavoro particolarmente intenso sottoposti a carichi talvolta al limite della sopportazione; guai, però, a non vedere come la pandemia abbia trasformato i servizi funebri nel Paese ed abbia messo in discussione tradizionali modalità della loro esecuzione soffocando l’espressione del ricordo, della memoria e dell’ossequio. I funerali si sono avvicinati a funzioni di smaltimento di un rifiuto piuttosto che continuare ad essere espressione rituale del commiato di una comunità al caro defunto.

Stiamo vivendo una profonda trasformazione che richiede capacità e sforzi per rendere la crisi molla e base di rinnovamento e di sviluppo: questa la scommessa per Federcofit nell’anno del suo VIII° Congresso.

Anche la Federazione ha avuto i suoi seri problemi in questo anno difficile: l’impedimento a muoversi, il rallentamento di tutte le nostre attività, e, per non farci mancare niente, la necessità di rinnovare ulteriormente uno dei ruoli fondamentali della Federazione: il Segretario.

Abbiamo superato le difficoltà del 2020 e siamo determinati, con ancora maggiore impegno a superare  l’anno futuro che dovrà essere decisivo per l’assetto di tutto il settore.

Nessuno può dimenticare che l’attuale legislatura si presenta come la più idonea al varo della Riforma della Funeraria Italiana. Mai, come in questa legislatura, si è determinata una oggettiva convergenza delle forze politiche di maggioranza e di minoranza su un testo di legge condiviso all’esame della Camera dei Deputati.

Sicuramente non sarà, come si suol dire, una passeggiata, ma sicuramente mai siamo stati così vicini al traguardo con il testo preparato dal gruppo ristretto della Commissione Parlamentare coordinato dalle On. Foscolo e Pini.

Tutti sanno quale è stato l’impegno di Federcofit per la Legge nazionale e molti hanno partecipato alle tante iniziative che nel corso degli anni la Federazione ha organizzato per realizzare questo obiettivo.

I passi avanti sono il frutto della diffusa e forte rappresentatività di Federcofit nel mondo della Funeraria; solo con il rafforzamento e la crescita di questa rappresentatività possiamo aumentare le chances di successo e di definitivo varo di una legge nazionale moderna ed idonea alla soddisfazione delle esigenze e dei bisogni dei cittadini italiani. Non è banale retorica, questa è la concreta realtà data dalla coerenza delle nostre posizioni e delle nostre battaglie.

La forza organizzativa di Federcofit deve crescere nell’interesse della categoria e di tutta la funeraria.

A tutti gli operatori di buona volontà, che credono nel proprio lavoro ed investono nelle proprie attività, chiedo non solo di rinnovare la propria adesione a Federcofit, ma anche di sollecitare il collega a fare altrettanto sicuri che Federcofit non ha tradito, fino ad oggi, e non tradirà, nel futuro, la fiducia riposta.

Gli impegni per il futuro sono tanti e gravosi; insieme con una Federcofit forte e rappresentativa ce la faremo.

A tutti un grande augurio di buone feste e che l’anno nuovo ci faccia raggiungere un assetto normativo adeguato alle nostre necessità.

Il Presidente Cristian Vergani