Possibile nuova ondata di COVID-19 attesa in autunno. Nuovamente ignorato il comparto funebre

Il Governo si prepara alla possibilità che dall’autunno potrebbero tornare ad aumentare i casi di positività al Covid-19 e lo fa tramite il ministero della Salute che  l’11 agosto 2020 ha emanato la circolare “Elementi di preparazione e risposta a COVID-19 nella stagione autunno-invernale”, predisposta dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il ministero della Salute e il Coordinamento delle Regioni e Province Autonome. Alla circolare è allegato un dossier che prevede quattro piani di azione relativi ai quattro possibili scenari individuati che, come indicato nella circolare inviata alle Regioni, «forniscono elementi generali per rafforzare la preparazione e la risposta e fronteggiare in modo ottimale un eventuale aumento nel numero di nuove infezioni da SARS-CoV-2 nella stagione autunno-inverno 2020-2021 in base a possibili scenari futuri», spiega il documento inviato alle Regioni, contente una serie di schede per valutare la risposta sanitaria.
Anche in questo caso però, come già successo precedentemente, non si fa nessun riferimento all’aspetto Funebre, cimiteriale e necroscopico. Gli scenari possibili ipotizzati in autunno, come detto, sono 4: si va dal primo con «Situazione sostanzialmente invariata rispetto ad oggi», al secondo stadio ovvero «Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario»; il terzo scenario è «Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario», da ultimo invece lo scenario dove «Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1.5».
Ad ogni scenario sono previste diverse azioni di contenimento che nel caso più pessimistico e drammatico potrebbe portare al «trasferimento interregionale dei pazienti» o anche all’«adattamento a scopo di ricovero di strutture che in ordinario non sono adibite a tale utilizzo».
Il documento, dopo aver strutturato nel dettaglio i vari rischi per la tenuta del sistema sanitario nazionale, contiene una checklist per le Regioni in modo da valutare il livello di preparazione dei rispettivi sistemi regionali.

P. Momo

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