Funeraria, lavoro usurante: un progetto di legge

Federcofit ha iniziato diverso tempo fa a promuovere una riflessione, non solo all’interno, ma anche nel Comparto Funerario e con la politica sulla natura e sul peso del lavoro di chi è impegnato nelle Onoranze Funebri.

Con una evidenza ancora maggiore in questi ultimi anni, diversi aspetti del nostro lavoro sono particolarmente pesanti, possono essere rischiosi e nel lungo termine sicuramente usuranti.  Per questo motivo la Federazione accoglie con interesse questa prima proposta per considerare il lavoro in particolare nei cimiteri come usurante.  La legislatura, come si sa, è oramai avviata verso la conclusione, ma è importante che questo seme sia stato gettato e che la discussione si allarghi il più possibile, per portare auspicabilmente a migliori condizioni generali per chi lavora nel nostro Comparto.

Il lavoro nei cimiteri va considerato mestiere usurante

La richiesta del senatore leghista Paolo Tosato in un’interrogazione al ministro del Lavoro. Mansioni che espongono a rischi psicologici, fisici, chimici e biologici.
Lavorare nei cimiteri come necroforo e come operatore cimiteriale è un lavoro usurante e come tale va inserito nel relativo elenco. Lo chiede il senatore della Lega Paolo Tosato in un’interrogazione al ministro del Lavoro, Andrea Orlando. “L’operatore funebre o necroforo -spiega l’esponente del Carroccio- è un lavoratore chiamato ad occuparsi di tutte le attività collegate allo svolgimento di una cerimonia funebre e oltre a queste anche del recupero della salma in regime di reperibilità commerciale e istituzionale sulle 24 ore”, mentre “l’operatore cimiteriale è un lavoratore che si occupa delle attività successive, all’interno dell’area cimiteriale di sua competenza”.
“Due attività professionali -nota Tosato- soggette a numerosi rischi, di ordine psicologico, fisico, chimico e biologico”. Infatti “l’operatore funebre è a stretto contatto con i familiari nel drammatico momento del lutto, inoltre a lui competono anche le attività di recupero e di ricomposizione della salma per morte traumatica, di cura igienica e tanatocosmesi della salma”. L’operatore cimiteriale invece “svolge attività di esumazione, estumulazione e riordino di tombe, venendo costantemente a contatto con ossa e corpi decomposti“.