Trasporto funebre: nostra lettera al Sindaco di Milano

Come si poteva temere, un errore nel testo stampato della nuova legge lombarda e qualche successiva interpretazione “orientata” stanno creando problemi, persino a Milano.
Federcofit ha deciso di affrontare il problema di petto, scrivendo direttamente al Sindaco del capoluogo lombardo e, in copia, a diversi Amministratori milanesi e regionali.

Vogliamo che sia chiaro: la legge voleva in capo all’impresa funebre l’onere di comunicare sia al comune di decesso che al comune di destinazione il trasferimento della salma.

L’inesattezza è originata dalla mancata trascrizione del sub-emendamento n° 25 presentato in aula, votato ed approvato come riportato sul sito di Regione Lombardia.
Ci sembrerebbe corretto che il Comune di Milano agevoli questa natura di richiesta originata dalle famiglie utenti allo stesso modo in cui è stato fatto sino ad ora e senza porre vincoli di alcun tipo.

Si tratta di un mantenimento di un diritto sacrosanto e consolidato da parte di chi è già colpito da un evento traumatico come quello del lutto. Il vedersi negare la possibilità di riappropriarsi del corpo del proprio caro, in base ad una interpretazione forviante di una normativa, sia un atteggiamento “non umano” e in contraddizione con il buonsenso.
Capiamo che possa essere nato un equivoco tuttavia siamo comunque speranzosi di poter contare su una costruttiva collaborazione da parte dell’amministrazione comunale milanese la quale ha da sempre avuto a cuore la tutela ed i diritti dei propri cittadini.

Riccardo Salvalaggio
Segretario Nazionale Federcofit

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