NUOVO GOVERNO E ASPETTATIVE DEL COMPARTO FUNERARIO

L’attesa è stata indubbiamente lunga… e sicuramente ricca di sorprese e colpi di scena…

Non ci siamo annoiati ma speriamo che dai reiterati e prevedibili annunci, dopo una campagna elettorale ricca di promesse, alcune anche particolarmente appetitose, sia arrivato il tempo della costruzione e del lavoro paziente e costruttivo, … e non solo per il Governo ma anche per il Parlamento con la ripresa dell’azione legislativa.

Ci sono temi di rilevantissima importanza, anche alla luce dei risultati elettorali, che il Governo deve affrontare, come sta oggettivamente facendo, e l’immigrazione dai vari continenti, Africa in primis, è sicuramente uno di questi, il Paese, però, chiede anche tanti altri interventi…

Gli effetti della lunga crisi che ci sta alle spalle sono ancora tangibili e, soprattutto, i tempi stringono.

Anche il settore funerario, nel suo complesso, e cioè sia funebre che cimiteriale, soffre, come diciamo da tanto tempo, le incertezze politiche relative al suo futuro perché da queste volontà e scelte politiche dipende il futuro di tante aziende e la vita di tante famiglie.

Abbiamo già detto, e ripetiamo: ogni ritardo nel definire un nuovo quadro di riferimento per il settore, una Riforma della Funeraria italiana, non lascia le cose “come stanno” ma alimenta un trend di deterioramento continuo della situazione e crea ulteriori ostacoli alle modifiche necessarie per il futuro del settore. Gli interessi in campo si radicano sempre più a fondo e le resistenze al mutamento, anche se invocato da tutti, si moltiplicano, come registriamo in tante regioni.

Inizia, finalmente, l’operatività della nuova legislatura, la quinta da quando, dopo la modifica della Costituzione nel lontano 2001, l’allora Ministro Prof. Sirchia, promosse la prima Proposta di Legge sulla materia: vediamo se sarà quella decisiva per sboccare la situazione di un settore “minore” ma non meno rilevante degli altri per i valori di cui è portatore, oltre che per gli aspetti economici complessivi che rappresenta.

Abbiamo un Governo con una maggioranza molto larga e determinato al “fare”, abbiamo in Parlamento un autorevole rappresentante del nostro settore, l’on. e amico dott. Giuseppe Bellachioma che è stato uno dei più apprezzati Presidenti di Federcofit, ci sono le condizioni per ottenere in questa legislatura un risultato “storico”.

Certo anche noi, organizzazioni del settore, dobbiamo fare la nostra parte.

Federcofit ci sarà con le proprie idee e proposte, aperta ad un confronto chiaro, ma decisa a non prestare attenzione ai troppi fantasmi evocati ad ogni appuntamento.

Ci auguriamo anche che gli altri abbandonino schematismi e personalismi per costruire, finalmente, questa Riforma così attesa e così tardiva.

Nella speranza che l’ormai famoso “contratto” su cui si fonda questo Governo e questa maggioranza contempli anche la realizzazione di obiettivi non esplicitati in quell’atto, ma ugualmente utili al Paese e non caratterizzati da connotati politici di parte.

 

 

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