Calabria, una lotta senza fine.

stendardo della Regione CalabriaSe in Basilicata con l’ausilio del Presidente Mollica la stesura e l’approvazione della Legge Regionale sono state supersoniche, in Calabria diversamente si dovranno preparare le scorte alimentari per dover passare un lungo inverno in trincea tra filo spinato e proposte di legge più o meno fai da te.

Ora, la situazione calabrese è terribile in quanto ci ritroviamo su un territorio con una disposizione geografica e di densità abitativa difficile, i grossi centri urbani sono pochi mentre la diffusione di moltissimi comuni con pochi abitanti hanno fatto sì che con il tempo si moltiplicassero a dismisura le imprese funebri. Il risultato è che la professione degli impresari è stata imbracciata come seconda attività che portava ad arrotondare un bilancio famigliare che in una maniera o l’altra alla fine dell’anno doveva tornare.

Nella splendida Calabria troviamo purtroppo pastori di gregge, formaggiai, falegnami che si prodigano per le loro comunità a fare anche da pompe funebri con il risultato che spesso per far del bene a pochi si disintegra il lavoro di chi lo fa come unica professione e si ritrova a investire tempo, fatica e risparmi in un’attività che di improvvisato non dovrebbe avere MAI nulla.

Ora la necessità di introdurre una legge che regolamenti l’andamento della professione e che cerchi di arginare il numero nascente di imprese che crescono come funghi tutti gli anni, è sotto gli occhi di tutti e a quanto pare questa legge viene auspicata dalla maggioranza di coloro che abbiamo incontrato il 22 ottobre a Cosenza.

Come fare a gestire la situazione esistente senza dover costringere nessuno ad andarsene?

Il mistero sembra verrebbe svelato da parte di un folto e numeroso gruppo di imprenditori del territorio i quali avrebbero steso un assetto normativo da portare alla Regione.

Tale assetto reca contenuti che riconosciamo in linea di massima positivi ma, un po’ per inesperienza, un po’ per faciloneria ha al suo interno anche numerosissime insidie le quali si potrebbero potenzialmente ritorcersi contro anche agli interessi stessi di chi la può aver concepita e stesa.

Noi di Federcofit pensiamo che i punti generali da dover tenere in considerazione sono:

  • la nuova normativa deve in qualche modo cercare di regolare l’ingresso di nuovi imprenditori
  • dare professionalità attraverso gli strumenti della formazione e del riconoscimento della professionalità
  • tenere conto della difficile distribuzione geografica della popolazione su tutto il territorio regionale senza dover lasciare nessuna zona scoperta
  • premiare chi intende investire sulla propria attività con beni e strutture
  • riconoscere e conservare le tradizioni del territorio e delle imprese storiche già presenti da generazioni
  • riconoscere in futuro quelle che sono le incompatibilità con le professioni che gravitano intorno a quella delle onoranze funebri e separarle in modo da non creare palesi conflitti di interesse
  • non essere anacronistici e pensare che la Calabria debba intraprendere un percorso in direzione completamente opposta o divergente a quella di tutte le normative Regionali delle altre comunità che compongono l’Italia e di un possibile disegno di Legge Nazionale futuro
  • tenere in considerazione che non dovranno restare solo le imprese più grandi, sullo stile di chi ha tentato di azzardare alcune i ipotesi nascondendola tra le righe o facendosi influenzare da pareri di “eminenti imprese del nord” che di comune con le imprese anche definite grandi in Calabria non ha assolutamente nulla da condividere se non un rapporto di 1 a 1000.
  • anche coloro che da anni esistono e resistono sul territorio dovranno avere la possibilità di dare una seria professionalizzazione e valore alla propria attività e avere la possibilità di andare avanti giorno dopo giorno.

La proposta nata dalla raccolta di pareri degli operatori locali a nostro giudizio così formulata non soddisfa queste esigenze e non ha le caratteristiche per essere applicata in toto nella sua forma: necessita di essere studiata ed analizzata punto per punto e di aggiustare il tiro al fine di tutelare VERAMENTE il futuro di tutti e di creare una selezione naturale che porterà la sopravvivenza di chi decide di investire sulla propria professione e di creare un’azienda che potrà avere futuro.

Federcofit si rende disponibile a dare il proprio contributo cercando di illustrare le migliorie apportabili e le rettificazioni che riteniamo necessarie al fine di incardinare una discussione che debba essere necessariamente priva di rancori o barricate che non gioverebbero a nessuno.

Qui si cerca di fare del bene alla categoria tutta SENZA FAVORIRE NESSUNO, che siano amici, simpatizzanti o chicchessia.

La Federazione nasce con lo scopo di curare gli interessi degli Operatori che operano in correttezza di mercato e di tutelare l’esigenze dei dolenti che a loro vi si rivolgono. Siamo nati con questo intento e con questo intento rimaniamo.