Cimiteri di Oristano in abbandono. Denuncia delle opposizioni.

Tre cimiteri su cinque di Oristano versano in grave stato di abbandono. La denuncia è della Commissione consiliare Lavori Pubblici che nei giorni scorsi ha svolto sopralluoghi in tutti i camposanti cittadini e delle frazioni.

L’organismo consiliare guidato dal Presidente Giampaolo Lilliu punta il dito contro l’assessore comunale competente, Efisio Sanna, reo dello scarso controllo nei confronti della società in house “Oristano Servizi” che gestisce l’appalto di manutenzione.

La situazione più grave si è registrata a Oristano dove in più punti il cimitero di San Pietro è infestato da erbacce. Criticità riscontrate anche al cimitero di Donigala dove, in occasione del sopralluogo, non erano presenti neppure gli operatori della società in house, mentre a Silì, cimitero ugualmente in condizioni di grave abbandono, l’operatore comunale svolge solo un ruolo di mero controllo, mentre la manutenzione è sempre affidata alla società in house.

Sia dai sopralluoghi che da quanto riferito dall’innumerevole utenza intrattenutasi nell’occasione con i tre commissari, è chiaramente emerso che “Il servizio svolto dalla società in house non è all’altezza delle aspettative” ed il pubblico è un pessimo gestore di risorse umane e pare sempre più incapace di fare il bene di tutti, commenta il presidente della Commissione Lilliu, che con la convocazione dei sopralluoghi, aveva chiesto anche l’interessamento dell’assessore Sanna che, come ormai di consueto, non ha partecipato senza motivarne l’assenza.

Da premiare invece l’operatore comunale che svolge la manutenzione dei cimiteri di Massama e Nuraxinieddu: i due camposanti rappresentano un modello di gestione da seguire. La Commissione, composta anche dai consiglieri comunali Giuseppe Puddu e Salvatore Ledda, ha incontrato diversi cittadini e raccolto moltissime segnalazioni. I tantissimi residenti, oltre allo stato di abbandono, hanno rilevato anche la presenza di discariche e rappresentato l’insufficiente apertura dei camposanti per il solo mercoledì nei giorni feriali, nonché la scarsa attenzione da parte dell’amministrazione alla gestione dei loculi che, in alcuni cimiteri, rischiano persino di essere insufficienti.