2018: ASPETTATIVE ED IMPEGNI

Il 2017 si è chiuso senza quei risultati nazionali che alcuni si aspettavano: avevamo ragione nel pronosticare questo risultato a fronte di una incomprensibile caparbietà dei proponenti li DDL Vaccari a non accettare alcuna ipotesi di modifica quasi si avesse il risultato in tasca.

Il medesimo metodo lo si è adottato anche nella Regione Lombardia: dopo lunghi incontri, promossi da Federcofit, dopo continui sforzi per addivenire ad un’ipotesi condivisa per aggiornare le norme della Lombardia, accettando le varie e crescenti richieste presentate al Tavolo di confronto, EFI si è ritirata (evidentemente pensa di poter fare da sola) e Feniof, con la scusa della mancata unità, ha ripreso la propria autonomia di giudizio con una proposta che smentisce tutti gli accordi preesistenti. Il risultato sarà che anche nella Lombardia tutto resterà come prima e non potremo ottenere quelle modifiche che avrebbero fatto avanzare positivamente la situazione del settore.

Risulta chiaro e manifesto che proprio quelli che predicano i grandi mutamenti sono, poi, proprio colo che non vogliono cambiare nulla e mantenere le storture attualmente presenti, come e peggio del gattopardo.

L’anno appena iniziato, il 2018, si annuncia ricco di novità. A marzo andremo a votare per rinnovare il Parlamento, tanto per cominciare; andranno, poi, a maturazione anche tutti gli interventi normativi per il nostro settore avviati in questa legislatura e, ci auguriamo, si porteranno a compimento i programmi legislativi nelle regioni che ancora sono prive di una legislazione dedicata.

Anche per Federcofit l’anno che si è aperto sarà molto importante, infatti nel settembre di quest’anno si celebrerà il VII° CONGRESSO della Federazione con le conseguenti scelte organizzative (nuovo Consiglio e gruppo dirigente) e politico/sindacali.

Questo 2018 dovrà essere l’anno dell’avvio definitivo dei processi di RIFORMA DELLA FUNERARIA ITALIANA perché la nuova legislatura sia, finalmente, quella definitiva dopo quasi 20 anni che si discute di questo tema. Non è scontato ma i presupposti ci sono tutti: molti sono i temi già sviscerati ed approfonditi a sufficienza e vasta è la consapevolezza della necessità di una seria riforma.

Manca un solo elemento per avere sufficienti ciance di successo: una significativa coesione della categoria.

Non è cosa né semplice, né facile per varie ragioni: prima di tutto perché all’interno del settore consistenti sono le componenti che non vogliono cambiare ed optano per la conservazione perché incerti sul loro futuro, in secondo luogo perché, fino ad oggi, si è guardato più al “particulare” che agli interessi generali del comparto.

È necessario uno scatto nuovo e decisivo che veda la partecipazione sempre più numerosa degli operatori a difesa e sostegno delle proposte avanzate. Ed una partecipazione a sostegno della Federazione che più di tutte e con maggiore coerenza ha sostenuto sia l’istanza di una RIFORMA, sia la disponibilità a rinunciare a qualcosa di proprio per ottenere una vasta coesione ed unità dell’intero comparto.

Questo è quello che ha fatto FEDERCOFIT, più di qualsiasi altra Federazione, nel corso degli ultimi dieci anni con momenti significativi come quando dal Congresso di Roma il Presidente Bellachioma lanciò la proposta di ritrovarsi tutti nel Consiglio Nazionale della Funeraria, poi promosso, insieme a FENIOF, sotto il nostro impulso. Dopo il naufragio del Consiglio perché qualcuno pensava che volessimo sfruttare i loro danari (mai costoro hanno tirato fuori una lira) Federcofit ha riproposto il tema con il Congresso di Milano nella speranza che anche le altre organizzazioni comprendessero la necessità del confronto e della costruzione, insieme, di un’ipotesi condivisa.

Oggi si ripresenta la medesima necessità: la funeraria non è un settore forte ed influente, se, poi, è anche un settore profondamente diviso non sarà, sicuramente, facile ottenere ascolto ed impegni concreti dalla politica.

Per raggiungere una coesione degna di nota è necessario che sia premiata la Federazione che si è impegnata con maggiore coerenza al fine di smuovere nella giusta direzione anche le altre forze.

Per questo Ti chiediamo di rinnovare la Tua adesione a FEDERCOFIT, se sei già socio e, se ancora non lo sei, Ti chiediamo di aderire per rafforzare questa volontà di dare alla FUNERARIA ITALIANA quelle norme, oggi assenti, che possano rimettere ordine nel settore, premiare la capacità professionale ed il rispetto delle regole, dare prospettiva agli investimenti che tanti operatori funebri stanno facendo.

Con un piccolo sforzo economico puoi dare un grande contributo alla soluzione dei tuoi problemi ed a quelli dell’intera categoria.

Giovanni Caciolli
Segretario Nazionale Federcofit